Museo a cielo aperto di Sirogojno

Nelle vicinanze di Zlatibor si trova il famoso villaggio di Sirogojno (cirillico: Сирогојно). Nel 1979 la sua parte meglio preservata fu messa sotto protezione perché rappresentativa delle costruzioni tipiche della zona ovest della Serbia. Oggi è un vero e proprio museo a cielo aperto da visitare piantina alla mano. È dotato anche di caratteristiche unità abitative e di un ristorante etnico per un autentico viaggio nel passato.


Dopo il 1979, altri prefabbricati rurali sono stati trasportati nel museo di Sirogojno dalle borgate vicine per completare un’immagine dell’architettura tradizionale locale. L’intero complesso è conosciuto oggi come Museo a cielo aperto di Sirogojno o anche come Staro Selo (cirillico: Старо Село, ovvero “Villaggio Antico”. Consiste in una cinquantina di costruzioni arredate e riempite con attrezzi che evocano la vita dei secoli passati in questa parte della Serbia. In realtà, le case che si osservano a Sirogojno sono specifiche dell’intera regione delle Alpi Dinariche, quindi dell’area che si estende su tutta la Bosnia e una parte di Croazia. Le case furono costruite nel XIX e agli inizi del XX secolo ma sono arcaiche nell’aspetto e nella concezione.
In passato, ogni nucleo familiare possedeva un proprio edificio, in cui il capo famiglia risiedeva e in cui tutti si riunivano. Ogni figlio possedeva un edificio vicino in cui viveva con la sua famiglia. Intorno, varie costruzioni quali il caseificio, il granaio, le mangiatoie con granturco e frumento. Le case erano costruite sulla collina, con la parte in pietra usata come cantina, metà della quale era interrata. La parte superiore era invece di legno, senza leganti né chiodi. Tetti molto ripidi coperti con ciottoli presentavano camini tipici. Nel villaggio si trova anche un negozio di souvenir, dove acquistare maglioni di lana e altri prodotti fatti in casa, come marmellate e rakije (distillati). Alcune delle case sono state restaurate, decorate e arredate per ospitare i visitatori. Dentro si trovano anche una erboristeria e una kafana (ristorante) in stile etnico. Sulla cima della collina, sopra tutte le case si trova la chiesa dei Santi Pietro e Paolo costruita nel 1764 (il campanile fu aggiunto circa un secolo dopo). Intorno alla chiesa sorgono antiche lapidi del XVIII e XIX secolo.