“Serbia 2025”, l’ambizioso piano di investimenti varato dal governo

Fino a 14 miliardi di euro saranno investiti nei prossimi cinque anni per migliorare la qualità della vita in Serbia e stimolare la crescita economica del Paese (a cui dal 1 marzo 2012 è riconosciuto lo status ufficiale di candidato alla Ue).

Aleksandar Vučić, Presidente della Repubblica di Serbia, e Ana Brnabić, Prima Ministra, promettono una svolta radicale su più fronti. Nei prossimi cinque anni saranno investiti circa 14 miliardi di euro per migliorare le condizioni generali della vita in Serbia e favorire un più rapido sviluppo economico, affinché il Paese balcanico (prossimo all’ingresso nella Ue) risulti allineato quanto prima alla media europea. Il programma, intitolato Serbia 2025, è stato infatti presentato alla fine di dicembre 2019 e anticipa nel dettaglio l’entità delle risorse e i settori interessati dagli investimenti.

Rete viaria, nuove tecnologie e aumento dei salari

Nove miliardi (9), sul totale dei 14 previsti, saranno destinati al potenziamento delle infrastrutture e della rete dei trasporti. Nuove strade, autostrade e ferrovie agevoleranno i trasferimenti interni e contribuiranno ad aprire nuovi corridoi di comunicazione fra la Serbia e le regioni circostanti.
La premier Ana Brnabić ha aggiunto che la Serbia punta a investire 100 milioni di euro in attrezzature per la scienza e l’istruzione (potenziamento delle rete Internet, soprattutto nelle scuole) e 90 milioni nello sviluppo di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale (settore di estremo interesse per la prima ministra).
Vučić, dal canto suo, tocca uno degli argomenti più caldi: il salario e le pensioni medie in Serbia. Entro il 2025, puntualizza il Presidente della Repubblica, il salario medio di un lavoratore serbo sarà di 900 euro, contro i 500 euro attuali (soltanto nel 2013 era di 300 euro). Quanto alle pensioni, l’aumento previsto è quasi del 50%: dagli attuali 225 euro a 440 euro.

Sanità, edilizia, sport e turismo

Previsti miglioramenti netti anche per il settore sanitario, con 600 milioni di investimento destinati alla costruzione di nuovi ospedali, cliniche e centri di cura specializzati, e per quello edilizio. Per la costruzione di nuove unità abitative, destinate soprattutto alle giovani coppie, saranno stanziati altri 700 milioni di euro. Non saranno trascurati neanche gli aspetti turistici e sportivi della Serbia, con nuove strutture ricettive e impianti sportivi di ultima generazione, fra cui centri polivalenti e stadi di calcio.
L’ambizioso piano sarà finanziato dal bilancio pubblico, ma anche da prestiti delle istituzioni finanziarie internazionali. La prima ministra serba, Ana Brnabić, attraverso una nota del governo, ha garantito che «nessun passo del piano di investimenti metterà in pericolo la stabilità macroeconomica e il debito pubblico del Paese».